Ciò non sorprende più di tanto se si pensa che il concetto di eiaculazione precoce, come problema che limita l'espressione della sessualità maschile e la vita della coppia, è relativamente recente. Fino a qualche decennio fa, infatti, retaggi culturali diffusi nel nostro paese consideravano la rapidità nel raggiungimento dell'orgasmo un indice di virilità e potenza sessuale. Il problema dell’eiaculazione precoce ha iniziato ad essere percepito con la progressiva emancipazione sociale della donna, che, tra le diverse conseguenze, ha avuto anche quella di far prestare maggiore attenzione al piacere sessuale femminile.
Questi cambiamenti sociali hanno indotto a classificare la precocità eiaculatoria all’interno della più ampia classe dei disturbi sessuali. Con il passare del tempo l’eiaculazione precoce è stata definita di volta in volta in base a criteri quali la durata del rapporto, il numero di spinte coitali, il raggiungimento dell'orgasmo della partner, ect. Attualmente, anziché utilizzare criteri temporali o numerici piuttosto discutibili, si preferisce definire il fenomeno facendo perno su un qualcosa di più soggettivo: la mancanza di controllo, da parte dell’uomo, sulla eiaculazione. Se la mancanza di controllo si verifica saltuariamente, il tutto non deve destare eccessiva preoccupazione, ma se l’eiaculazione avviene sempre o quasi sempre prima che l’uomo o la sua partner la desiderino, si è dinanzi all’eiaculazione precoce.
L’eiaculazione precoce può essere dovuta sia a cause biologiche che psicologiche. Tra i diversi fattori biologici che sono in grado di causare l’eiaculazione precoce, brevemente ricordiamo: livelli ormonali anomali, livelli anomali di neurotrasmettitori (le sostanze chimiche presenti nel sistema nervoso), riflessi alterati del sistema eiaculatorio, determinati problemi alla tiroide, infiammazione e infezione della prostata o dell’uretra. In ambito psicologico, sono state evidenziate varie cause che possono facilitare l’insorgere di eiaculazione precoce, alcune di esse paiono di natura più transitoria, altre necessitano di un’elaborazione psichica più ampia. Tra le cause più temporanee, possiamo annotare la paura di fallire, l’ansia da prestazione, episodi pregressi di disfunzione erettile. Tra le cause più profonde, e per così dire “pesanti”, di eiaculazione precoce rientrano senza dubbio la depressione, e un’educazione sessuale eccessivamente rigida che tende a far vivere negativamente la sessualità.
In questo breve articolo, si vuole tuttavia porre in evidenza una “tipologia” particolare di uomini che soffrono di eiaculazione precoce: coloro che per mezzo di questo sintomo esprimono un disagio nella relazione con la loro partner.
In molti uomini che soffrono di eiaculazione precoce è stata osservata una correlazione tra incapacità di esprimere le emozioni e i vissuti negativi riguardanti la coppia ed eiaculazione precoce: in particolare l’eiaculazione precoce è il frutto di una quota consistente di aggressività repressa. Detto in altro modo, eiaculare troppo velocemente potrebbe essere un modo sottile per punire la partner e negarle il piacere sessuale. Ciò è testimoniato dall’evenienza che le coppie all’interno delle quali si manifesta l’eiaculazione precoce sono coppie abitate da incomprensioni, pregresse e successive alla sintomatologia sessuale, da astio, acredine e sofferenza psichica che non riesce ad essere elaborata verbalmente.
Nella storia di vita di questi pazienti, è spesso presente un complesso materno negativo, che ha chiaramente influenzato negativamente il vissuto nei confronti del femminile in generale, e reso l’uomo incapace di relazionarsi in maniera psicologicamente paritaria e senza timori con una donna . E’ come se questi uomini inconsapevolmente fuggissero dalla relazione, è come se “usassero” il sintomo eiaculazione per ritirarsi sempre più dalla relazione. Perché il risultato, quasi inevitabile, di un prolungato rapporto in cui è presente eiaculazione precoce è infatti la separazione prima psichica e poi materiale della coppia. Perché la donna si sente rifiutata, non più desiderata, perché l’uomo non si sente più all’altezza di vivere una relazione. Va da se che un buon intervento psicoterapeutico dovrebbe aiutare un uomo nel divenire più consapevole sia di quegli elementi inconsci che condizionano il rapporto con la propria partner, sia del più ampio rapporto psichico che tende ad avere con il femminile. Per se stesso, e per la propria compagna.