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L’ impotenza Sessuale

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L’impotenza sessuale nell’uomo, o forse sarebbe più corretto dire il Deficit Erettile (DE), può essere definita come l’incapacità di raggiungere e mantenere una erezione del pene sufficiente a consentire un rapporto sessuale soddisfacente.

L’origine di questa difficoltà può essere sia organica, sia psicologica. Da un punto di vista medico, è ben noto che diversi fattori organici, tra i quali ricordiamo il diabete, l’insufficienza renale, problemi di ipertensione, embolie, traumi al livello del midollo spinale, insufficienza ipofisaria, possono condurre all’impotenza, essendo l’erezione un fenomeno che coinvolge il sistema circolatorio, nervoso ed endocrino. Tuttavia, in moltissime circostanze la disfunzione erettile è di natura psicogena. Talvolta il problema è di natura mista, cioè sono contemporaneamente presenti sia cause organiche che psicologiche. Prima di addentrarci meglio nel parlare di possibili cause psicologiche dell’impotenza sessuale, va però ben chiarito il quando ci troviamo dinanzi a questo sintomo: non è il singolo episodio di disfunzione erettile ad attestare questa difficoltà, bensì la presenza costante di ripetuti tentativi non andati a buon fine nel completare l’atto sessuale.

Limitando il nostro discorso agli aspetti psicologici dell’impotenza, possiamo dire che in ambito psicoterapeutico ogni caso di disfunzione erettile va considerato e trattato individualmente. Detto in altre parole, non esiste una terapia e ricetta prestabilita valida per ogni caso di impotenza. Il sintomo “impotenza” nasconde dietro di sé un mondo, che racchiude la storia della persona. Così può accadere che a soffrire di impotenza sia un giovane (evenienza quest’ultima che si sta riscontrando con sempre maggiore frequenza) che per qualche ragione legata alle sue passate esperienze ha trasformato l’area della sessualità, da un area di piacere in un area di prestazione in cui bisogna sempre dimostrare qualcosa. Può soffrire di impotenza l’uomo che ha da tempo una relazione stabile: in questo caso, probabilmente, la difficoltà si inserisce in un rapporto di coppia, su cui bisognerebbe riflettere. Forse è cambiato il desiderio, forse c’è stato qualche tradimento con annessa colpa che impedisce di vivere serenamente il rapporto, forse si è incrinato qualcosa nella coppia che tende ad esprimersi con una difficoltà sessuale. Qualche volta ci si può trovare davanti una situazione d’impotenza sessuale sorta in seguito ad un altro disagio della sfera sessuale: l’eiaculazione precoce. Generalmente chi soffre di eiaculazione precoce si preoccupa costantemente per la propria attività sessuale e si concentra eccessivamente sul problema nella speranza di riuscire a soddisfare la partner. Questa attività di controllo dell’attività sessuale può portare ad un blocco del desiderio sessuale o del comportamento sessuale, vissuto con paura e con ansia della prestazione. La paura di essere incapace ("l'erezione durerà?", "Riuscirò a soddisfare la mia partner?") in genere inibisce l'eccitamento sessuale e l'erezione stessa. Quanto più forti sono i timori, tanto più facilmente si diventa vittime di una profezia che si auto-avvera. Altre volte ancora a soffrire d’impotenza è un uomo che non è mai riuscito ad avere rapporti sessuali, con nessuna donna, a prescindere dalla partner e dalle sue caratteristiche. In questo caso, parlando in termini più tecnici, potremmo dire che siamo dinanzi ad un caso disfunzione erettile legato ad una qualche difficoltà intrapsichica della persona che abbiamo davanti. La sessualità potrebbe essere vissuta male, come sporca, o come quell’elemento che annulla la distanza interpersonale. In questo caso, come negli altri, il tutto andrebbe indagato meglio in un eventuale discorso psicoterapico. Potremmo continuare negli esempi, ma tutto sommato non ci pare utile.

In questo contesto ci preme sottolineare come un buon intervento psicoterapeutico può essere molto utile nell’aiutare un uomo nel superare questo sintomo tanto fastidioso. In effetti l’impotenza è uno dei sintomi psicologici più gravosi, perché va a toccare profondamente l’identità maschile. Uno dei primi significati che il paziente, più o meno consapevolmente, attribuisce al problema è “l’incapacità di essere sufficientemente uomo”. Questo vissuto, tra l’altro, può essere tanto struggente al punto da favorire l’insorgere di stati ansiosi e/o depressivi. Il lavoro psicoterapeutico, se riesce a ben misurarsi con la complessità esistenziale che nasconde l’impotenza, può aiutare un uomo nel trovare, o a ritrovare, la sua capacità di amare e di vivere bene tutti gli aspetti della sua identità maschile.